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VEGAN VS MEAT EATERS

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Il mondo è bello perché è vario. Ma quando si parla di cibo, o di scelte alimentari, l’intolleranza spesso non è solo una forma allergica ma uno status mentale! Vegetariani che danno dei primitivi ai carnivori, onnivori che trattano i vegani come fossero appestati, è un tutti contro tutti. Credo che due siano i fattori principali di questa eterna diatriba: arroganza e disinformazione. Arroganza di chi, per moda o per tradizione, sceglie una fazione piuttosto che l’altra, insultando a caso chiunque la pensi diversamente. E una diffusa disinformazione, sia tra i critici sia tra i sostenitori dell’una o dell’altra tesi. Si parla per sentito dire o per prese di posizione.

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Per fortuna esiste una gran maggioranza che guarda semplicemente quello che mette nel proprio piatto, dando consigli ed opinioni se rischieste, ma senza rompere troppo le scatole al prossimo!

Io personalmente, da onnivoro quale mi definisco, simpatizzo un po’ per entrambe le fazioni. Credo che la cosa fondamentale sia cercare di avere una dieta quanto più sana ed equilibrata possibile, conoscere il proprio corpo ed imparare ad ascoltarlo. Credo sia fondamentale avere le idee ben chiare su quello che mettiamo nel nostro piatto, e cercare di evitare tutto quello che possa ledere alla nostra salute, vegetale, animale o minerale esso sia.

Oggi però ho deciso di vestire i panni del “Carnivoro Beffardo”: quello che si nutre di pizza viennese e ragù confezionato, e vuole a tutti i costi demolire qualunque corrente alimentare si metta tra lui e una fiorentina al sangue. E sono andato ad intervistare Bianca, fondatrice di un gruppo Facebook dal nome “Easy Vegan Life“.

Ci tengo a precisare che né io né la mia interlocutrice siamo medici o nutrizionisti, e quelle espresse sono opinioni nate dalla nostra personale esperienza e dalle nostre conoscenze e non devono in nessun modo essere intese come verità scientifiche assolute!

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Ecco come è andata:

Ciao Bianca, innanzi tutto tu sei vegetariana o vegana?

Vegana da 4 anni, più 5 anni di vegetarianesimo prima.

Ci puoi spiegare la differenza?

Un vegetariano elimina dalla propria dieta la carne e il pesce, mentre un vegano elimina ogni derivato animale, e cambia completamente il proprio stile di vita, ad esempio un vegano non usa prodotti per la pulizia del corpo o della casa testati su animali, non compra prodotti in pelle o cuoio, o seta o lana.

Un vegano può decidere eventualmente di usare capi in lana o cuoio se di seconda mano? Capi vintage intendo..

Un vegano può fare quello che crede meglio per se stesso e per gli altri. Questa è una domanda che mi tocca particolarmente da vicino in quanto io ho un negozio on-line di abbigliamento di seconda mano, e quindi mi capita spessissimo di vendere cose in pelle, in lana e in seta, questo lo faccio perchè credo fermamente che sia meglio riciclare piuttosto che produrre nuovi capi. Io stessa vesto second hand da quando ho 13 anni e non mi faccio problemi a portare un maglione in lana, una camicetta in seta della nonna o un paio di scarpe in pelle, ma se devo comprarle nuove assolutamente mai, anzi, porto allo sfinimento chi vende certi prodotti chiedendo l’alternativa vegan .. non sapete quanto è difficile trovare un paio di scarpe non in pelle che non siano “made in china” o dannose per la propria postura e la propria salute.

Hai parlato di prodotti per il corpo e cosmetici testati su animali. E per quanto riguarda i medicinali?

Per i medicinali vado in erboristeria, esistono poi omeopatia e medicina alternativa, c’è anche un’associazione di medici vegan italiani ai quali ci si può rivolgere via mail o per telefono.

Quindi ritieni che tutto possa essere curato con medicine naturali?

Per fortuna non ho mai avuto grossi problemi di salute e non sono un medico quindi non lo so. Credo sicuramente che sarebbe giusto che la medicina facesse un passo avanti e smettesse di sperimentare i farmaci sugli animali. Le alternative per una scienza etica ci sono e sarebbe bello fare questo passo di civiltà. Credo anche sarebbe meglio agire sulla propria salute dalle basi, dall’alimentazione, dal movimento, dal vivere bene. A questo proposito consiglio a tutti di leggere un libro in particolare ‘The China Study’ ..è davvero illuminante.

Come mai tu hai scelto di diventare vegana?

Ti posso dire come sono diventata vegetariana, perchè il come sono diventata vegana è molto ovvio una volta che sei già vegetariano. Una notte tornavo da lavoro e mi sono trovata davanti un camion ‘della morte’.. sono quei camion enormi pieni di gabbia minuscole che trasportano animali al macello. Erano capponi, la metà credo fossero morti di freddo e di paura… alcune teste penzolavano fuori dalle grate, e le loro piume volavano sulla mia macchina come stesse nevicando. Mi sono sentita una stretta al cuore e ho pianto fino a casa, nel tragitto ho sentito la voglia di scendere dall’auto e picchiare chi guidava il camion ma la colpa ovviamente non era sua, è del consumatore. A casa mi sono attaccata al pc e ho guardato video strazianti sulla verità della produzione di carne e da quell’istate ho smesso di mangiarne.

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Non credi che basti allora cambiare il sistema di allevamento e i metodi brutali di macello? Tornare ad un allevamento tradizionale e rispettoso?

Io sono per il rispetto di ogni essere vivente e quindi no, vorrei che ogni animale fosse libero di vivere la propria vita, giocare, amare, accudire i propri piccoli e respirare aria buona. Oltretutto negli ultimi anni è stato studiato quanto la carne e i derivati facciano male alla salute umana quindi una volta che ci siamo non è meglio eliminarla del tutto e via? Lo so mette paura cambiare abitudini ma c’è chi ce l’ha fatta quindi ce la possiamo fare tutti  e tra l’altro con mille giovamenti, di salute, di spesa, di rispetto per gli altri e per il pianeta che abitiamo.

Quindi secondo te le proteine animali non solo non sono necessarie ma sono anche dannose?

Viviamo in un mondo inquinato e ogni cosa che facciamo ci nuoce: l”aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, i medicinali che ingeriamo, la verdura e la frutta, ma soprattutto la carne. Il professor Campbell lo spiega da scienziato e da medico nel libro che ho consigliato sopra, con uno studio su migliaia di campioni umani (perchè quelli animali sono molto meno attendibili) da ogni parte del mondo.

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Ti definisci una animalista?

Assolutamente sì, non schiaccio nemmeno le zanzare, se volete ridere di me. Scherzi a parte credo che ogni vegano (che non lo fa per moda intendiamoci) sia un concentrato di animalista-ecologista-ambientalista e tante altre cose.

Però per ottenere i raccolti sterminiamo milioni di insetti la cui unica colpa è quella di avere abitudini alimentari che potremmo definire vegane.

Dipende dal tipo di agricoltura. Io acquisto solo prodotti biologici..quello che avviene in natura fa parte di essa e non mi posso opporre, non posso dire al mio gatto di non mangiare il topo come non posso dire al topo di non mangiare il lombrico o la larva.

Ma anche nell’agricoltura biologica vengono utilizzate sostanze chimiche di basso o nullo impatto ambientale che servono da pesticidi..

Sì purtroppo, ma sono molto meno di quelle che vengono utilizzate nell’agricoltura convenzionale. E l’impatto è pur sempre piccolissimo se rapportato agli effetti dell’allevamento (disboscamento, spreco infinito di risorse idriche, inquinamento di risorse idriche e poi ci sono i trasporti, di cibo per animali e poi di carne animale)… diciamo che non potendomi nutrire di aria scelgo la via meno dannosa.

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Ma se tutti diventassimo vegani, non dovremmo comunque disboscare per poter avere terreni coltivabili?

Ho letto di una ricerca secondo la quale per nutrire tutta la popolazione mondiale con una dieta vegetale basterebbe un terzo della terra che ora è impegnata tra agricoltura e allevamento. Terreni utilizzati per la produzione di cibi da ingrasso, terreni utilizzati per l’allevamento, terreni utilizzati per la produzione di carne (mattatoi e altro) .. se questi terreni fossero utilizzati per coltivazioni ad uso umano già ci avremmo guadagnato. Credo ci voglia una logica anche per chi coltiva, ci sono parti del mondo in cui le multinazionali disboscano, producono all’inverosimile per anni e poi ‘bam’ il terreno sfruttato all’impossibile non produce più. Quindi abbandonano l’area ormai sterile e vanno a disboscare da altre parti. E’ per questo che i terreni da coltivare non bastano mai, perchè non li coltivano nel modo giusto.

Ok. In realtà ho voluto dare un piccolo esempio di una classica diatriba tra punti di vista differenti. Credo che chiunque abbia la voglia di informarsi sia in grado di trovare i punti deboli dell’una o dell’altra tesi. Ma rimane un semplice gioco di dialettica che non porta da nessuna parte… a mio avviso ovunque metta mano l’uomo qualche danno salta fuori. Quindi parlerei piuttosto di qualcosa che possa davvero essere utile, il vero motivo per cui ho deciso di intervistarti. Quali sono i vantaggi che tu personalmente hai notato cambiando la tua dieta?

In generale mi sento più positiva, più in forma, avevo le unghie molto deboli e ora sono dure come rocce, i capelli sono favolosi, la cute più liscia. Prima avevo problemi a restare in linea (sempre attenta alle calorie) ora mangio come un bue e sono sempre stabile.. mangio davvero tanto, le mie amiche a volte si sconvolgono ma non aumento di peso, probabilmente perchè mangio cose sane e che il mio corpo riesce a smaltire bene.

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Esiste un pregiudizio diffuso.. la classica domanda : “ah sei vegan, allora cosa mangi?”

Per questa cosa le mie amiche mi danno dell’invasata, nel senso che io son sempre a parlare di quanto sia speciale passare da onnivori a vegan proprio per il gusto di mangiare..  Uno pensa che sia un mondo di privazioni mentre invece è un’eterna scoperta. Premetto che quasi ogni ricetta tradizionale è veganizzabile, ma a me piace più andare dal contadino, prendere quello che ha di stagionale e inventarmi qualcosa. So che non tutti hanno creatività in cucina, infatti ho anche aperto una paginetta di consigli e ricette su Facebook, si chiama EASY VEGAN LIFE e pubblico le mie ricette e i miei esperimenti.

Da vegan fai quello che in realtà ci consigliano spesso ovvero ‘mangiare variegato’ perchè hai una scelta infinita di verdure, frutta, legumi e cereali di stagione che non smetteresti mai di mangiare. Da onnivori siamo quasi tutti legati alla routine, pasta a pranzo con quei quattro o cinque sughi che si rigirano durante la settimana, quasi sempre lo stesso pesce cotto allo stesso modo, la serata pizza, la serata kebab, la serata crescione, la carne ai ferri, in padella, o che ne so, non mi ricordo più per fortuna. Mentre da vegan hai una gran scelta, per un’onnivoro sarà impossibile crederci ma basta provare per averne conferma.

Un ingrediente fra tutti che hai scoperto e che consigli a vegani e non?

Una cosa che prima non avevo mai mangiato è la farina di ceci. Ci si fanno un sacco di cose buone, ha un sapore delizioso, io ci faccio la farinata, i mufffin salati, il pane alle verdure, le crepes.

Come frutto consiglio l’avocado, che è buonissimo e si può usare per fare salse o anche da mangiare spalmato sul pane, io adoro ad esempio il guacamole.

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Qualche sito da consigliare a chi volesse essere più consapevole?

Per le ricette consiglio www.veganriot.it

Per capire cosa mangiare e crearsi una ipotetica dieta più salutare consiglio www.vegpyramid.info

Per le informazioni sullo sfruttamento animale e diventare un attivista consiglio www.essereanimali.org

Infine per parlare con alcuni medici e scienziati sia per telefono che via mail, e scoprire i medici veg nella tua città visitate www.scienzavegetariana.it

Ti lascio con una domanda provocatoria (e scherzosa) .. c’è chi sostiene ora che le piante siano in grado di provare emozioni, abbiano memoria della paura e del pericolo. se questi studi venissero confermati, cosa mangerai allora?

Si ho visto alcuni studi in cui piante ferite dimostrano un’istinto di sopravvivenza lanciando segnali per avvisare le piante vicine e ammetto che mi sono commossa, perchè è scioccante (parlate con una che quando va a camminare sta attenta a non calpestare i fiori). In ogni caso come ho detto prima considerando che non posso morire di fame continuerei a mangiare cibo vegetale per il semplice fatto che una melanzana se sta troppo sulla pianta marcisce, mentre una mucca ha un’aspettativa di vita di ben 20 anni.

Direi che la cosa ha senso. Ti ringrazio per la chiacchierata! Se ci inviterai a cena noi di AutreView apprezzeremo sicuramente una serata all’insegna del veganesimo! Chissà magari poi rinuncerò anche alle mie amate costicine grigliate…

Sono sicura che usciresti soddisfatto e a pancia piena senza rimpiangere le costicine grigliate!


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